Hai mai avuto giorni in cui ti sembra di non riuscire nemmeno a capire cosa provi davvero? Momenti in cui i pensieri sono un vortice e le emozioni si accavallano dentro come onde in tempesta?
È capitato, e capita, anche a me. E in quei momenti, scrivere è diventato il mio rifugio. Non serve essere scrittrici per tenere un diario. Serve solo una cosa: essere sincere con se stesse.
Cos’è il Journaling (e perché non serve essere scrittrice)?
Il journaling è uno spazio tutto tuo. È l’arte semplice di scrivere di te stessa, di quello che senti, vivi o desideri.
Non importa come lo fai: con carta e penna, su un quaderno speciale, o anche al computer. Non serve scrivere bene, né trovare le parole giuste. Non serve “essere ispirata”.
È un gesto quotidiano di cura. Un momento in cui smetti di correre e inizi ad ascoltarti davvero.
Può essere un flusso libero, un elenco di pensieri, o anche una lettera che non invierai mai. L’unica cosa importante è questa: scrivi per te, non per gli altri.
Non per convincere qualcuno, non per apparire diversa, ma per riscoprire chi sei.
Scrivere può diventare un ritorno a casa. E quella casa, sei tu.

Perché fare journaling può cambiare la tua vita?
All’inizio, può sembrare solo un gesto semplice: carta, penna e pensieri. Ma quando cominci a scrivere con sincerità, qualcosa dentro si muove. Ti fermi. Ti ascolti. Inizi a fare spazio.
Scrivere ti riporta a te stessa. Ti aiuta a rallentare, a dare un nome a ciò che senti, a osservarti con più compassione. È come accendere una luce in una stanza buia.
Nella mia esperienza, scrivere mi ha permesso di vedermi con occhi nuovi: di notare il mio dialogo interiore, spesso duro e severo, e trasformarlo in qualcosa di più gentile.
Per questo lo propongo spesso nei miei percorsi: perché il journaling non è solo una tecnica, ma un vero atto di cura verso di sé.

Benefici del journaling per l’autostima
Scrivere è un modo per tornare a te stessa, con sincerità e senza filtri. Il journaling ti mette in contatto con la tua voce autentica, quella che spesso viene soffocata dai giudizi, dalle aspettative, dal rumore di fuori.
Ti aiuta a riconoscere i tuoi progressi — anche quelli piccoli, invisibili agli altri ma profondi per te. Ti permette di guardarti con più dolcezza, di accettarti anche nei giorni in cui ti senti fragile o inadeguata.
Nel tempo, scrivendo, ho imparato a vedere le mie forze, ad accogliere i miei limiti e a dare valore a chi sono, davvero.
Ogni volta che invito le donne dei miei percorsi a scrivere, accade qualcosa di potente: nei loro occhi vedo nascere una luce nuova, quella che arriva quando ti rendi conto che meriti ascolto — prima di tutto da parte tua.

Cosa scrivere se non sai da dove iniziare
Non servono grandi discorsi, né pagine piene di parole. Puoi iniziare con poco. Anche solo tre righe sincere possono fare la differenza.
A volte basta scrivere come ti senti, altre volte una domanda può aprire uno spazio di ascolto più profondo.
Ecco alcune frasi che puoi usare per cominciare:
- Oggi mi sento…
- Una cosa che ho fatto bene oggi è…
- Una parte di me che voglio abbracciare è…
Personalmente amo scrivere al mattino, dopo la meditazione. È un momento in cui tutto è più silenzioso e autentico. Ma puoi scegliere tu il momento che senti più tuo: anche la sera, per lasciar andare il peso della giornata.

Attività di journaling da provare (anche se hai poco tempo)
Non serve molto tempo per scrivere qualcosa che ti faccia stare meglio. Bastano pochi minuti per fare spazio dentro di te, riconnetterti con ciò che senti e dare voce alle parti più vere di te.
Puoi iniziare con una di queste attività semplici e profonde:
- Gratitudine: scrivi tre cose, grandi o piccole, per cui provi gratitudine oggi. Possono riguardare te, la tua giornata o qualcosa che ti ha fatto sorridere.
- Affermazioni: scegli una frase gentile per te stessa, come “Sono abbastanza” o “Merito amore e rispetto”, e riscrivila lentamente, lasciando che entri dentro.
- Lettera a te stessa: immagina di scrivere alla te del futuro, che ti incoraggia e ti sostiene. Oppure alla te bambina, che ha solo bisogno di dolcezza e accoglienza.
- Visualizzazione: descrivi la versione più autentica di te. Quella che si ascolta senza giudicarsi, che ha fiducia e si muove nel mondo con leggerezza.
Scegli ciò che ti risuona oggi. Non c’è un modo giusto o sbagliato di farlo: c’è solo il tuo modo.

Come trasformarlo in un rituale quotidiano
Il journaling funziona davvero quando diventa un gesto d’amore costante. Non deve essere un dovere, ma un appuntamento con te stessa. Un tempo tutto tuo, in cui puoi fermarti e ascoltarti davvero.
Puoi iniziare così:
- Scegli un momento della giornata che senti solo tuo – che sia al mattino, prima che tutto cominci, o alla sera, quando finalmente puoi rallentare. Anche solo 5 minuti di scrittura vanno bene. Non è la quantità che conta, ma la presenza e la pratica.
- Crea un piccolo spazio di cura – accendi una candela, prepara una tisana, scegli una musica dolce. Ogni gesto può diventare parte del tuo rituale. Non serve nulla di speciale, solo qualcosa che ti faccia sentire bene.
- Scrivi senza pressioni – non importa se scrivi poco, se le parole non sembrano “giuste“, se un giorno non sai cosa dire. Il tuo diario non è lì per giudicarti, ma per accoglierti. È uno spazio libero, tutto tuo. Senza aspettative, senza performance.
È in quella costanza gentile che qualcosa comincia a cambiare. Giorno dopo giorno, impari ad ascoltarti un po’ di più. A vederti con occhi più morbidi. E a sentirti, finalmente, a casa.
Altri modi per rafforzare la tua autostima
Scrivere è solo uno dei modi per tornare a te stessa. L’autostima si costruisce nel tempo, con costanza e gentilezza. E ogni piccolo gesto può diventare un passo in questa direzione.
Ecco alcuni strumenti che uso ogni giorno per coltivare la fiducia in me stessa:
- Lo yoga, che mi riporta nel corpo, mi aiuta a sentire anziché pensare troppo, e mi insegna a stare. A sentirmi stabile anche quando fuori tutto si muove.
- La meditazione è uno strumento potente che mi aiuta a calmare la mente e a sciogliere l’ansia. Mi invita a osservare i pensieri senza giudicarli, a fare spazio tra uno stimolo e una risposta, a tornare nel corpo. Mi ricorda che non sono le mie paure, né i miei momenti no. E ogni volta che mi fermo, anche solo per pochi minuti, ritrovo uno stato di benessere e gratitudine.
- Piccoli rituali di presenza, che sembrano semplici ma hanno un grande potere per autostima: bere acqua calda al mattino, respirare consapevolmente per tre minuti, chiedermi almeno una volta al giorno: “Di cosa ho davvero bisogno, adesso?”
L’autostima non arriva da sola. Ma ogni volta che scegli di trattarti con rispetto, ogni volta che ti ascolti anche solo un po’, qualcosa cambia. E piano piano, quel senso di fiducia comincia a fiorire dentro di te.
Conclusione – La tua voce merita spazio
Non devi avere tutto sotto controllo. Non devi essere perfetta per meritare ascolto.
Quante volte ti sei trattenuta per paura di sbagliare, di dire troppo, o troppo poco? Il journaling ti invita a fare il contrario: a lasciarti andare, ad accoglierti così come sei.
Inizia da una parola. Una pagina. Un respiro.
Inizia da te.
La tua voce merita spazio. Merita fiducia.
E più impari ad ascoltarla, più diventa forte.
Forte abbastanza da guidarti, ogni giorno, verso una versione più libera e autentica di te stessa.
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FAQ – Domande Frequenti
Cos’è il journaling e perché fa bene?
È una pratica di scrittura personale e riflessiva che ti aiuta a rallentare, ascoltarti e ritrovare equilibrio. Scrivere ti permette di dare un nome a ciò che senti, alleggerire lo stress e accendere nuove consapevolezze.
Quali sono i benefici del journaling per l’autostima?
Ti insegna a guardarti con occhi più gentili, a notare ciò che funziona e a riconoscere il tuo valore. Ti aiuta a sentirti più stabile, anche nei momenti di ansia o insicurezza.
Come si fa journaling se non so cosa scrivere?
Inizia da una piccola riflessione: “Oggi mi sento…” oppure “Una cosa che voglio lasciar andare è…”. Non serve scrivere bene, né seguire regole. Conta la sincerità, non la forma.
È meglio scrivere al mattino o alla sera?
Ogni momento ha il suo valore: al mattino la scrittura può aiutarti a iniziare la giornata con centratura; alla sera può diventare un gesto per lasciar andare lo stress. Prova e scegli ciò che ti fa stare meglio.
Quanto tempo devo dedicare al journaling?
Bastano anche 5 minuti al giorno. Non è la quantità che conta, ma la costanza. Anche una breve pratica quotidiana può avere un impatto profondo.
È più utile scrivere a mano o al computer?
Scrivere a mano crea una connessione più profonda con te stessa, perché ti invita a rallentare. Ma anche la scrittura digitale va bene, se è il modo che ti fa sentire più libera.
Ci sono altre strategie oltre al journaling per migliorare l’autostima?
Sì. Yoga, meditazione, respirazione consapevole, movimento lento e rituali quotidiani sono strumenti preziosi per ritrovare fiducia, sciogliere l’ansia e stare meglio con te stessa.