A volte ci concentriamo così tanto sul voler diventare migliori, più equilibrati, più integri, sul voler e dover ‘aggiustare’ gli atteggiamenti che riteniamo sbagliati e le parti di noi stessi che vorremmo far sparire, che questa “rincorsa al miglioramento” può diventare autodistruttiva e comunque nociva alla nostra salute psico-fisica.
Quando avvertiamo questa tendenza nella nostra vita possiamo decidere di fare un passo indietro in modo da poter osservare i nostri pensieri con maggiore distacco ed iniziare ad inviare amore alle parti che stiamo cercando di “riparare”. Che si tratti di uno schema mentale, di una difesa che abbiamo costruito, di un’abitudine, di una reazione emotiva. Qualunque cosa sia, ricordiamoci che se c’è, se è emersa o se l’abbiamo creata, lo abbiamo fatto per proteggerci, anche se spesso inconsciamente.
E comunque fa parte di noi…
Proviamo, quindi, ad abbracciare e ad inviare amore a questa parte di noi e con amore iniziamo a trasformarla o a rilasciarla, a scioglierla.
Ultimamente ho ripensato spesso alla me di solo qualche anno fa, come se fosse in parte un personaggio costruito attorno a me, capace di mascherare insicurezze, paure, tristezza, ansia,… Notare alcuni miei schemi, reazioni, atteggiamenti, che ora so non essere autentici , che ora non riconosco come appartenenti al mio vero Me, a quella che conosco nel profondo, mi rende cupa e recentemente mi sono trovata a ricordarla con parecchio fastidio e insofferenza. Ho notato che stavo diventando autodistruttiva e che questo mi bloccava nel mio percorso, non mi permetteva di lasciar andare.
Quando l’ho notato, ho iniziato a spostare la mia energia in un’altra direzione e ora sto cercando di abbracciare quelle maschere di me che ho creato per un motivo benevolo, magari proprio perché non ero pronta a mostrare il vero me al mondo. Cerco di abbracciarle, sentirle e poi con amore e compassione rilasciarle…per permettere al vero me di emergere. Ci vorrà del tempo, come in ogni cosa, ma continuo a camminare anche in quella direzione.
Amare le parti di noi stessi che abbiamo cercato di ‘aggiustare’, modificare e migliorare non significa rimanere fermi o bloccati nel nostro percorso evolutivo, fa parte del percorso stesso.
Invece di sforzarci così tanto per sistemare le cose di noi che non ci piacciono o che pensiamo debbano essere “risolte”, impariamo ad amarle come parti di noi stesse. Accettiamole, onoriamole, inviamo loro amore e cura, abbracciamole…con compassione.
Namasté