Spesso si pensa che sia necessario essere flessibili per poter praticare yoga. Quante volte mi sono sentita dire “Sono un legno, lo yoga non fa per me!”. Affermazione molto distante dalla realtà.
Lo yoga è, paradossalmente, la disciplina dei non flessibili: il non essere flessibili ci avvicina maggiormente allo yoga. Lo yoga è adatto a tutti i corpi, indipendentemente dalla forma o dalla flessibilità del proprio corpo. Se si esegue una determinata posizione ascoltando il proprio corpo, non pensando a come possa apparire all’esterno, si ottengono grandi benefici.
Praticare yoga per la prima volta può risultare faticoso. La schiena è rigida, le articolazioni scricchiolano, i muscoli tirano. È la mente, in primis, a bloccarci, perché spesso in tensione e non connessa al corpo. Una mente contratta irrigidisce il corpo provocando dolori o tensioni fisiche. Prenderne consapevolezza è il primo passo verso l’accettazione di Sé nel momento presente.
Il tappetino ci mette di fronte alle resistenze della nostra mente e quindi del nostro corpo. Due entità che siamo soliti percepire come separate e sconnesse tra loro. Quello che accade praticando regolarmente è ritrovare l’armonia tra mente e corpo e riscoprire quel tutt’uno capace di lasciarci andare, di abbandonarci ad un fluire melodioso, anche fuori dal tappetino.
‘Il ritmo del corpo, la melodia della mente e l’armonia dell’anima creano la sinfonia della vita.”
È possibile raggiungere tantissima flessibilità, sempre nel rispetto del proprio corpo e del tempo che necessita. Bisogna tenere ben presente che condizionare la pratica dello yoga con il “deve assumere una determinata posizione” può diventare il fulcro di tutto il percorso, andando a spingere forzatamente un corpo non ancora pronto ad avvicinarsi alle posizioni. Oppure potremmo esitare, semplicemente credendo di non poter mai essere in grado di ottenere gli stessi risultati. La flessibilità si conquista gradualmente con la pratica e non è un presupposto necessario per incominciare a praticare yoga.
È possibile modificare ogni asana, ogni posizione, e adattarla a qualsiasi tipo di corpo. Nello yoga esistono tante varianti per ogni asana e ci si può aiutare con diversi supporti in grado di avvicinare e facilitare il proprio corpo a sentire la ‘giusta’ postura, come blocchi, cinghie, coperte, cuscini, bolster.
Succede spesso di non riuscire ad entrare subito e correttamente in una posizione, ma non deve scoraggiare, non è affatto necessario che succeda. Vai avanti con determinazione e impegno, respira e lascia andare gli inutili pregiudizi su te stesso e i blocchi creati dalla tua mente. Ogni giorno ti accorgerai che, grazie al respiro e all’ascolto del tuo corpo, riuscirai ad approcciare la tua pratica con maggiore accettazione. Tutti noi abbiamo corpi unici e una pratica yoga unica. Iniziamo ad amare questo di noi stessi!
Un grande principio dello yoga è proprio il non attaccamento. Invece di concentrarti su come possa apparire una determinata posizione o cercare di andare il più in profondità possibile, osserva come si sente il tuo corpo. Respira profondamente e rimani nel presente. Se inizi a praticare in questo modo noterai lentamente un grande cambiamento nella pratica stessa e sarai in grado di andare più in profondità. Lasciando andare le aspettative puoi raggiungere una maggiore consapevolezza e trovare più gioia nella tua pratica. Sarà anche più facile rimanere nel qui e ora.
Lavorare sulle nostre rigidità è una grande occasione che ci regaliamo per lavorare su noi stessi, sui nostri limiti e sulle nostre potenzialità. Accettare un corpo non ancora flessibile e una visione del mondo ancora limitata è un’esperienza trasformativa straordinaria. Osservare la nostra ‘’non flessibilità’ è essere yogi. Portare il respiro laddove sentiamo rigidità o un blocco è tutto ciò che dobbiamo imparare a fare. Lasciamoci guidare da un respiro consapevole. I nostri limiti sono i nostri grandi Maestri.
Non è assolutamente necessario essere flessibili per fare yoga e praticare yoga non è uno show; non ci sono ingredienti segreti, hai già tutto quel che ti serve.
Ricorda che puoi avanzare solo se accetti te stesso nel momento presente e l’importanza del fluire e non ritrarre, accompagnare e non ostacolare.
I piccoli grandi progressi che facciamo ci fanno evolvere interiormente e spiritualmente.
“Se riesci a respirare, puoi praticare yoga”.
Namasté