Possiamo mentire a noi stessi con parole o pensieri, ma non possiamo nasconderci dal tatto, dalla respirazione o dal movimento..dalla magia del respiro e del loro potere di portare vita alle cellule. Ho sentito spesso in passato la mancanza di connessione con me stessa, sono fuggita da ciò che dentro di me non era contento o non funzionava bene. Avevo perso il contatto con i miei ritmi naturali interni. La salute, il benessere e una qualità di vita migliore nascono da una consapevolezza che bisogna essere capaci di coltivare e far crescere dentro di noi. Una consapevolezza che passa anche dal corpo fisico oltre che emotivo, mentale e spirituale. Non andare avanti significa andare indietro. È bello vedere la guarigione come un processo che, partendo dal caos e dal disordine, può mettere in ordine la nostra vita. Il processo consiste nella riorganizzazione e nella reintegrazione di ciò che è stato separato. Anche se scomodo, è un processo in grado di rafforzarci. Attraverso l’abbandono naturale ed automatico di vecchi schemi di pensiero, di emozioni bloccate e di rigidità, si forma un nuovo senso di rispetto per i nostri ritmi. La cura ci regala del tempo per arrivare a comprendere meglio il significato più profondo dei nostri sintomi. Sono momenti di riposo. Non la cura intesa come oggi spesso viene definita che anziché facilitare può addirittura negare la possibilità di guarigione. La cura come oggi viene intesa cerca di etichettare gli effetti (non le cause) della malattia. E poi c’è l’aspetto spirituale della guarigione che implica l’entrare nei più profondi livelli dell’essere, dove risiede la nostra intelligenza innata.
Nello stile di vita che ho scelto, nella mia pratica personale e nel mio lavoro provo a lasciarmi guidare da un insegnamento: ogni cosa è un maestro, ogni elemento della natura può vibrare in sintonia con la nostra natura, ogni cosa può diventare uno strumento di guarigione e nutrimento, se ne comprendiamo l’energia.
Viviamo in un immenso oceano di influssi, nei quali siamo immersi: bisogna imparare a sfruttare il discernimento se non vogliamo perdere salute e benessere. Qualsiasi mezzo che si riveli utile a questo scopo (cercare la causa del malessere o della malattia) sarà favorevole. Non abbiamo bisogno di sapere tutto per usare il nostro discernimento. Ogni volta che reagiamo a una parola, a un atteggiamento dei nostri cari è perché, nella nostra memoria emozionale, è presente un ricordo che questa parola, questo atteggiamento dell’altro ha risvegliato in noi, altrimenti non reagiremmo in quel modo. Siamo contornati da Amore, tutto può essere amore, fai le cose con amore, banalmente sbucciando una mela o guardando negli occhi una persona.
Namasté