Quante volte ti sei sentita dire che “basta avere più autostima”? Come se fosse qualcosa che si accende con un interruttore. Ma quando dentro senti di non essere abbastanza — qualsiasi cosa tu faccia — quelle parole suonano vuote.
Lo so, perché l’ho vissuto anche io.
Ci sono momenti in cui ti impegni al massimo, dai tutto, eppure… ti senti ancora inadeguata. Ti guardi allo specchio e vedi solo quello che manca.
Ti paragoni alle altre, ti giudichi, ti chiedi cosa stai sbagliando.
E se il problema non fossi tu…
Ma alcune convinzioni che hai interiorizzato senza accorgertene?
In questo articolo voglio parlarti proprio di questo:
3 miti sull’autostima femminile che molte di noi portano dentro — a volte da una vita — e che ci impediscono di sentirci davvero bene con noi stesse.
E soprattutto: ti mostro come iniziare a lasciarli andare, con dolcezza.
Cos’è (davvero) l’autostima?
L’autostima non è sentirsi sempre forti, sicure, perfette.
Non è alzarsi ogni mattina con la certezza di avere tutto sotto controllo.
E non è nemmeno fare finta che vada tutto bene quando dentro ti senti fragile.
Avere autostima significa riuscire a stare con te stessa, anche nei momenti difficili.
Significa guardarti allo specchio e sapere che, anche se non è tutto perfetto, tu meriti amore, rispetto e ascolto.
È quella sensazione profonda che ti accompagna quando smetti di giudicarti e inizi ad accoglierti.
Quando fai un passo, anche piccolo, nella tua direzione.
L’autostima non è un punto di arrivo.
È un modo di camminare nella vita.

I 3 falsi miti che ti fanno sentire sbagliata
Ci sono idee che ci portiamo dentro da sempre.
Frasi che abbiamo sentito troppe volte.
Credenze che sembrano vere solo perché ci siamo abituate a pensarle.
Ma se ti sei sentita spesso inadeguata, fragile o “non abbastanza”, forse è perché stai guardando te stessa attraverso storie che non ti appartengono davvero.
Ecco 3 miti sull’autostima femminile che rischiano di allontanarti da chi sei davvero — e che, una volta smascherati, ti lasciano più leggera.
Mito #1: “Avere autostima significa non avere mai dubbi”
Per anni ho pensato che chi ha autostima non vacilla.
Che le donne sicure di sé non si fanno domande, non si sentono mai confuse.
E ogni volta che sentivo un dubbio dentro di me, credevo fosse la prova che non ero “abbastanza”.
Poi, ascoltando le storie di tante donne che accompagno nei percorsi, ho cominciato a vedere le cose in modo diverso.
Anche chi ha fatto un grande lavoro su di sé ha giornate no.
Anche chi ha imparato ad amarsi può inciampare, sentirsi fragile, mettere in discussione le proprie scelte.
Il punto è che la fiducia in te stessa non cancella i dubbi.
Ti insegna a non farti travolgere da loro.
Ti aiuta a rimanere accanto a te stessa anche nei momenti di incertezza.
A guardarti con più comprensione, senza dover dimostrare nulla.
Oggi, quando sento riaffiorare quelle vecchie insicurezze, non mi chiedo più “Cosa c’è che non va in me?”.
Mi chiedo: “Di cosa ho bisogno, adesso?”
Perché non sono i dubbi a dirti chi sei.
È il modo in cui ti prendi cura di te, anche quando ti senti insicura.

Mito #2: “Devi fare qualcosa di speciale per sentirti sicura”
Per tanto tempo ho pensato che per sentirmi “abbastanza” avrei dovuto fare di più.
Più risultati, più impegni portati a termine, più approvazioni ricevute.
E non ero la sola.
Ho incontrato donne meravigliose, con carriere costruite passo dopo passo, famiglie accudite con dedizione, sogni coltivati con passione…
eppure, dentro, si sentivano sempre un passo indietro.
Come se il loro valore dipendesse da una lista di cose fatte bene.
Come se per sentirsi sicure, dovessero meritarselo ogni giorno.
Ma l’autostima non nasce da quello che fai.
Nasce da come sei con te stessa mentre lo fai.
Dalla presenza con cui ti ascolti.
Dalla tenerezza con cui accogli i tuoi limiti.
Dal rispetto con cui scegli cosa fa bene a te, anche se non è perfetto.
Quando inizi a guardarti con occhi nuovi, capisci che la sicurezza interiore non arriva da fuori.
Non devi compiere imprese straordinarie per meritare di fidarti di te.
Ti basta esserci.
Sceglierti.
Riconoscerti, anche nei momenti semplici.
Perché non sei il tuo curriculum.
Non sei quello che riesci a dimostrare.
Sei molto di più.

Mito #3: “L’autostima si ha o non si ha”
Questo è forse il mito più subdolo di tutti.
Come se l’autostima fosse un talento innato: o ce l’hai dalla nascita, oppure sei destinata a non averla mai.
Ma non è così.
Io non sono nata con una grande fiducia in me stessa.
Anzi, ho attraversato lunghi periodi in cui i dubbi mi paralizzavano, in cui mi sentivo invisibile e fuori posto.
Eppure, con il tempo, la pratica, la cura… qualcosa è cambiato.
L’autostima si costruisce.
È come un muscolo: si allena, si rafforza, si sviluppa.
Ogni gesto di amore verso te stessa, anche piccolo, lascia un’impronta.
Ogni volta che scegli di ascoltarti, di non giudicarti, di rispettare i tuoi bisogni, stai mettendo un mattone in più alla tua casa interiore.
Non devi essere già pronta per iniziare.
Devi solo iniziare da dove sei.

Come liberarti da questi miti e riscrivere il tuo valore
Liberarti da questi miti non significa svegliarti un giorno con l’autostima perfetta. Significa iniziare a vedere le cose con occhi nuovi. Riconoscere che non sei sbagliata se dubiti, se hai paura, se a volte non ti senti abbastanza.
La trasformazione comincia da piccoli gesti quotidiani.
Quando scegli di ascoltarti invece di giudicarti.
Quando smetti di chiederti “Cosa penseranno gli altri?” e inizi a chiederti “Cosa sento davvero io?”.
Quando smetti di rincorrere il fare e ti concedi di semplicemente essere.
Può essere scrivere una pagina nel tuo diario, rotolarti sul tappetino senza aspettative, respirare per tre minuti con la mano sul cuore.
Sono gesti semplici, ma profondi. Perché ti riportano a casa.
L’autostima non si costruisce tutta in una volta. Ma ogni volta che ti scegli, la stai nutrendo.

La tua autostima non si misura. Si coltiva.
Se c’è una cosa che ho imparato nel mio percorso, è che avere autostima non significa sentirsi sempre forti o sicure.
Significa esserci.
Anche quando vacilli.
Anche quando non sai bene cosa vuoi.
Anche quando ti senti fragile.
Significa guardarti con occhi più gentili, riconoscere il tuo valore anche nelle giornate storte, ascoltare quella voce dentro che ti dice:
“Stai facendo del tuo meglio. E questo è abbastanza.”
Ogni donna ha dentro di sé una forza immensa, ma spesso viene soffocata da miti, aspettative e giudizi.
Lascia andare l’idea di dover essere diversa da ciò che sei.
E comincia a costruire una fiducia che sia tua, vera, profonda.
Un passo alla volta. Con amore.
Comincia da qui.
Da un respiro più consapevole.
Da uno sguardo più gentile allo specchio.
Da un “oggi mi scelgo” sussurrato sottovoce.
Hai tutto dentro di te.
Io ti accompagno solo a riscoprirlo.

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FAQ – Domande frequenti su autostima donne
Esistono davvero donne con autostima “naturale”?
Più che naturale, l’autostima è spesso il frutto di un ambiente che ha sostenuto la nostra personalità sin da bambine: famiglia, amici, contesti che hanno nutrito il senso di valore.
Ma se questo non è stato il tuo caso, sappi che non sei sbagliata: l’autostima si costruisce con consapevolezza, pazienza e libertà. È un processo che può iniziare in qualsiasi momento della vita e in ogni età.
Come capire se ho una bassa autostima?
Se fai fatica a fidarti delle tue capacità, se ti senti spesso inadeguata, se hai bisogno di continue conferme o ti adatti troppo ai ruoli che gli altri si aspettano da te… è probabile che la tua autostima abbia bisogno di cura. Non è una colpa, è una scoperta. E ogni scoperta è il primo passo verso un cambiamento profondo.
Perché è così difficile sentirsi “abbastanza”?
Perché cresciamo con l’idea che dobbiamo sempre dimostrare qualcosa. Il confronto, le aspettative, la maggior parte delle paure che arrivano dalla società (e spesso anche dalla famiglia, il mondo più intimo di ogni donna) ci fanno credere di dover essere “di più”.
Ma sentirti abbastanza non è una destinazione: è un modo di stare con te stessa, con meno giudizio e più autonomia.
L’autostima può aumentare con l’età?
Sì, e accade spesso a molte donne. Con il tempo impariamo ad ascoltarci, a distinguere la nostra voce da quella degli altri, a lasciar andare ciò che non ci serve più. Ogni difficoltà può trasformarsi in forza, ogni esperienza in consapevolezza. Non è l’età che conta, ma la relazione che scegli di avere con te stessa.
Quali esercizi posso fare per rafforzare l’autostima?
Ci sono tante pratiche semplici e trasformative: journaling, yoga, meditazione, respirazione consapevole, ma anche piccoli gesti quotidiani di beauty confidence – come scegliere con amore come vestirti, o regalarti cinque minuti di silenzio solo per te.
Anche riconoscere i tuoi limiti senza colpa è un esercizio di potere interiore.
L’autostima cambia nei diversi ruoli della vita (madre, compagna, professionista…)?
Sì, perché ogni ruolo ha intorno a se un universo e può mettere in luce nuove sfide o far emergere vecchie ferite. A volte ci sentiamo forti in un ambito o in un rapporto e fragili in un altro, e va bene così.
Coltivare autostima significa anche accettare la complessità della nostra identità e trovare uno spazio sicuro dentro di noi, qualunque sia il ruolo che stiamo vivendo.
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